Con il nuovo anno si torna (timidamente) a parlare della revisione della Direttiva Pacchetti. Ci auguriamo che, visto le premesse, non si preannunci come si profila. 

Ci sono aspetti, come sottolineato da alcune Associazioni di Categoria, piuttosto critici. 

Alcuni fra questi: 

  1. il CESE concorda con le proposte della Commissione di rivedere la direttiva per fornire una maggiore protezione ai turisti [ndr che quando acquistano da OTA o compagnie aeree hanno tutele pari a zero]
  2. la direttiva vigente garantisce la tutela dei consumatori in caso di insolvenza degli operatori, ma il CESE ritiene che questa protezione non sia sufficientemente ampia per taluni aspetti [ndr peccato che compagnie aeree o altri soggetti non garantiscano nulla in caso di insolvenza come sempre accaduto in passato]
  3. la proposta è intesa a regolamentare a livello dell’UE gli acconti versati dai viaggiatori per i pacchetti vacanza, limitandoli al 25% del prezzo totale del pacchetto stesso, a meno che non vi sia una giustificazione per un importo più elevato [ndr quali saranno le “giustificazioni”? E chi definisce l’importo più elevato?]

Ci sono poi diversi punti quando si chiede di rivedere la tematica annullamento del viaggio che potrebbe dare adito a svariate interpretazioni ovviamente soggettive e quindi portare a dover poi gestire contenziosi infiniti. 

Ci auguriamo che il tutto venga rivisto e anche in modo significativo.

Qui potete leggere alcune revisioni di fine anno sintetizzate in questo articolo.

Di seguito invece il link al documento cioè la: proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica la direttiva (UE) 2015/2302 per rendere più efficace la protezione dei viaggiatori e per semplificare e chiarire alcuni aspetti della direttiva

Il consiglio è aggiornarsi costantemente tramite la vostra associazione di categoria onde evitare poi “sorprese” nella futura gestione operativa. 

Noi ovviamente vi terremo aggiornati non appena ci saranno novità in merito. 

Per ora non risultano aggiornamenti in essere invece dal punto di vista contabile. Quindi tutti le problematiche aperte sulla gestione del 74 Ter e del reverse Charge restano, purtroppo, ancora un punto interrogativo e non chiarito. 

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