Un fornitore di biglietteria marittima per ogni vendita di biglietto opera delle fatturazioni molto peculiari. In front-end si opera apparentemente come un normale rivenditore, il portale offre un prezzo lordo con delle commissioni riconosciute e come agenzia effettuiamo un pagamento del prezzo netto direttamente al fornitore.
Successivamente però arriva un documento fiscale molto complicato in cui in sintesi c’è un prezzo netto a cui vengono sommate delle FEE fornitore e poi detratte delle provvigioni riconosciute all’agenzia per arrivare al prezzo pagato al fornitore. Fino a qui, confuso ma gestibile.
Il problema è che successivamente riceviamo:
– una fattura di FEE regolare (prestatore il fornitore di biglietteria, cliente l’agenzia), che registriamo regolarmente nel registro IVA Acquisti Ordinari
– nel cassetto fiscale troviamo una fattura emessa conto terzi con prestatore l’agenzia e cliente il fornitore con l’importo della provvigione IVATO.
Ora, a quel che ci risulta per le provvigioni dovrebbe essere l’agenzia stessa ad emettere una regolare fattura al fornitore (in maniera analoga a quello che facciamo ad esempio per le assicurazioni), e la pratica dell’emissione di fatture conto terzi dovrebbe applicarsi solamente alle Autofatture T.O. — quindi, com’è possibile che vengano emesse delle fatture di questo tipo addebitandoci dell’IVA senza che il cedente stesso ne venga nemmeno notificato? Come dobbiamo procedere per la registrazione di questo documento? Emettiamo una ulteriore fattura regolare e non la inviamo a SDI?