Riceviamo una fattura da MSC relativa all’acquisto di un viaggio misto, ossia una crociera Italia-Grecia e Turchia. La fattura di MSC non specifica quali sono i costi sostenuti nella Ue e quelli sostenuti Fuori Ue. Tale suddivisione è necessaria per poter calcolare la percentuale da applicare ai corrispettivi e determinare la base imponibile lorda ai fini iva. C’è una regola per poter calcolare questi costi UE e fuori Ue?

RISPOSTA

Una regola c’è ed è quella per la quale se una Crociera viene considerata e fatturata come organizzazione di un Pacchetto Turistico, in regime di 74 Ter, è necessario verificare i luoghi (porti) che la crociera “tocca” e quindi stabilire se sono Entro o Fuori UE.

Mentre è semplice determinare il regime Iva delle Crociere effettuate Fuori Mar Mediterraneo (che non toccano quindi porti Italiani) in quanto saranno considerate Non Imponibili (ai sensi art. 9) e pertanto da codificare come “FUORI UE”, non è invece facile, fatturando col regime 74 Ter, stabilire se una crociera che tocca uno o più porti italiani effettui un “Viaggio UE” o “Fuori UE” e quali possano essere le percentuali in casi di viaggi misti (si pensi, ad esempio, ad una crociera che parte dall’ Italia e tocca Spagna, Tunisia, Israele, Turchia e Grecia per sbarcare poi in Italia).

Vediamo cosa riportano nello specifico le circolari in particolare la 62/73 e la Circolare 30/80 che riprende il concetto della Circolare n. 11/80. 

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