La domanda è relativa alla fatturazione di servizi congressuali dove il committente è un ordine professionale che opera in regime di split payment. Se l’ADV fatturasse in regime ordinario si troverebbe a versare l’Iva del 10% al fornitore (hotel) e non incassare l’Iva dal cliente. Dato che i margini per il congressuale sono piuttosto bassi e comunque inferiore al 10%, ci troveremmo quasi in perdita, salvo poi recuperare l’Iva a credito nei mesi successivi. L’alternativa sarebbe fatturare al cliente in regime di 74 Ter. Quale soluzione sarebbe più vantaggiosa per noi? E’ possibile in qualche modo aggirare lo split payment? L’ordine professionale ci chiede spesso più fatture (di importi diversi) da poter girare ai propri iscritti che ne fanno richiesta e che hanno pagato un prezzo all’ordine in questione, nel caso della fatturazione 74Ter, possiamo emettere più fatture sempre al nostro unico cliente?
Fatturazione servizi congressuali e split payment
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In merito all’organizzazione di un viaggio rientrante nel regime IVA 74 Ter, si evidenzia che la compagnia ITA Airways, per l’acquisto dei titoli di viaggio, non rilascia alcun documento fiscale (fattura o ricevuta), ma esclusivamente il biglietto aereo. Si chiede pertanto se,...





