Un’azienda vuole versare alla nostra ADV mensilmente una quota per ogni dipendente che vada a costituire un buono viaggio (flexible benefit).
Primo quesito: va effettuata singola fattura fuori campo IVA art 2 per ogni singolo cliente oppure possiamo effettuare un ‘unica fattura per tutto l’importo complessivo bonificato dall’azienda?
Secondo quesito: questa fattura non va inserita tra i ricavi essendo una mero scambio di denaro, ma dove va inserita? Se il dipendente non usufruisce del buono entro la fine dell’anno viere registrata comunque tra i ricavi e dobbiamo pagarci le tasse? Sarebbe assurdo, non avendo ancora costi fino all’acquisto del viaggio, andremmo a pagare tasse sproporzionate.
Terzo quesito: Nell’emettere fattura finale al dipendente con regime IVA specifico per il tipo di pacchetto o servizio acquistato, consideriamo come importo finale l’importo totale del viaggio anche se il buono l’abbiamo già fatturato? Alla fine nel calcolare il reddito finale non vorrei trovarmi sommate la fattura emessa ex Art. 2 all’azienda e la fattura emessa al dipendente perchè sarebbe molto di più di quanto effettivamente incassato.
Sarei grato di ricevere una delucidazione completa e definitiva da girare al mio commercialista che evidentemente non è abbastanza aggiornato anche se devo dire che anche altri commercialisti interpellati non sono riusciti a dirimermi il dubbio (molti non sanno neanche delle fatture emesse ex Art. 2 all’azienda). Ci si sofferma molto o quasi esclusivamente sugli aspetti IVA e poco su quello reddituale.

RISPOSTA

Il vostro è un “argomento” molto sentito in questi ultimi anni. 

Abbiamo trattato il welfare aziendale in questi articoli:

Search for “WELFARE” – Travel-Advisor

E nello specifico qui: 

Fatturazione voucher e contabilità per le agenzie di viaggio e vacanze

Come va gestita la fatturazione dei voucher in Agenzia di Viaggio

Vediamo quindi nel dettaglio la risposta ai tre quesiti posti. 


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